giovedì 12 luglio 2012

E farli open source?

Oggi Alfiero mi suggerisce un'idea folle: dirottare il progetto e fare i primi occhiali open source al mondo!  Una cosa sulla falsariga di Arduino

Per ora è più uno spunto che un'opzione dettagliata.  Detto in altro modo, non sappiamo come faremmo soldi, quale sarebbe il business model.

In un certo senso era già così, in quanto il piano era di inizialmente vendere gli occhiali e regalare l'applicazione necessaria per utilizzarli, ma nel frattempo rilasciare gli SDK / API e creare un ecosistema, e a lungo termine, quando arrivano gli occhiali cinesi più economici, monetizzare l'ecosistema, tipo far pagare una fee agli sviluppatori in proporzione alle app che vendono.

L'occhiale è fatto di un sistema ottico, un circuito elettrico, un hardware che li contiene, e l'applicazione.  Farli open source potrebbe significare elaborare il progetto, renderlo pubblico, lasciar arrivare tutti i suggerimenti migliorativi e aggiuntivi (penso a gente come ahrfukkio di LegaNerd), allestire una community con scambio di informazioni, e un mercatino dei componenti, ecc.: che ne pensate?

4 commenti:

  1. IMO non mi pare una soluzione e allungherebbe solo i tempi perché la community va comunque creata e curata. Non vedo i vantaggi.

    RispondiElimina
  2. Grazie Davide. Sì, probabilmente hai ragione, era solo un'idea.

    RispondiElimina
  3. ci abbiamo pensato anche noi di realizzare un kit open ma poi cmq con prodotti particolari e non generalisti a conti fatti non ne vale la pena a mio avviso. meglio produrre il dispositivo e poi rilasciare open il sw o il fw.

    RispondiElimina
  4. Giuseppe, sostanzialmente è questo che ho in mente quando parlo di "open". Una soluzione OEM che permetta ad ottici professionisti di personalizzarli.
    Ci sto riflettendo per capire come controbattere le strategie commerciali di "mostri" come Google o Epson.

    RispondiElimina